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Dropshipping: un nuovo modello di vendita online

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Sei alla ricerca di un nuovo metodo per fare business? Sei stanco di pagare esorbitanti canoni d’affitto dei magazzini? 
Allora il dropshipping può fare al caso tuo! Potrai vendere i tuoi prodotti senza averli già prima con te nel magazzino.
Continua a leggere per scoprire tutti i vantaggi e gli svantaggi di questa forma di business.

Cos’è il dropshipping?


Il termine dropshipping significa letteralmente “spedizione a goccia”, ossia vendere il prodotto solo se c’è la richiesta del cliente. E’ una strategia utilizzata nell’ambito del commercio elettronico e consiste in una figura che si occupa di vendere i prodotti senza prima averli con sé al momento della vendita.

Pura follia? Non proprio.

Il dropshipper è infatti un intermediario che opera tra il fornitore ed il cliente. Quindi, il fornitore è colui che si occupa di gestire, confezionare e spedire i prodotti al cliente finale e sarà sempre lui ad occuparsi degli oneri relativi al magazzino e delle spese di gestione. Mentre il venditore, (ossia il dropshipper) si occuperà di pubblicizzare i prodotti e di trovare i clienti. Rappresenta un modo veloce di creare un’attività redditizia senza dover investire ingenti capitali e risorse poiché non ci sarà bisogno di avere un magazzino e neanche un software di gestione delle merci e delle rimanenze.

Questo modello comporta benefici ad entrambi, perché:

  • il venditore può creare un’attività di vendita redditizia senza il bisogno di dover investire grandi somme di capitali nell’acquisto di materie prime, magazzini e logistica. È un’attività che non prevede il bisogno di assumere personale o altre figure poiché può essere svolta da una singola persona, salvo flussi di ordini cospicui che necessitano di assumere uno o più collaboratori.
  • il fornitore potrà aumentare la sua rete e il suo mercato, sfruttando la pubblicità e la promozione svolta dal venditore. Il tutto ad una condizione davvero favorevole.


Anche in questo ambito ci troviamo di fronte a vantaggi e svantaggi, poiché l’investimento che deve effettuare il venditore è davvero moderato, rispetto a quello del fornitore, ma altrettanto lo sarà il suo compenso, che oscilla dal 5% al 30%. Il venditore investirà esclusivamente su operazioni di promozione e di marketing per far conoscere la sua attività e i prodotti che intende vendere. 
Un aspetto da non trascurare è legato alla cura con cui il dropshipper andrà a selezionare i fornitori. Dovrà essere certo che ci sia un legame di rispetto e correttezza nella gestione del magazzino e delle spedizioni dei prodotti. Questo perché ogni ritardo e ogni prodotto non presente in magazzino faranno sfigurare l’operato svolto dal venditore agli occhi dei clienti. Una volta affermatosi sul mercato, il venditore non può mettere a rischio la notorietà acquisita.

Per fortuna la tecnologia viene ancora una volta in soccorso, poiché con i corretti software di gestione è possibile sapere in ogni momento i prodotti presenti e non presenti in magazzino. 

Nonostante questo modello di business sia arrivato in Italia più tardi rispetto all’America, suo paese nativo, il tasso di concorrenza è già molto alto per cui è fondamentale riuscire ad affermarsi e performare con un efficace piano strategico.


Il dropshipping in Italia



Se stai pensando di avviare questa attività in Italia ti consigliamo di iniziare a vendere esclusivamente sul territorio della penisola, quindi di stipulare accordi solo con fornitori nazionali perché affidarsi a fornitori esteri può comportare molti problemi legati alla dogana e tempi di consegna più lunghi.

Per cui se vuoi avere davvero successo nel dropshipping devi trovare un fornitore corretto e collaborativo. Diffida velocemente da tutti coloro che si spacciano per essere i “più convenienti” o i “più disponibili”.
Fai attenzione a quelli che:

  • ti chiedono un compenso per entrare nella loro attività lavorativa;
  • nella spedizione dei pacchetti includono delle raccomandazioni per invogliare i clienti ad acquistare direttamente dal fornitore, cercando di escluderti dal giro di affari;
  • lavorano con corrieri poco affermati nel territorio italiano e non forniscono un corretto tracking ai loro clienti;
  • fanno parte del business legato alle attività di dropshipping da molto tempo ma non ha raccolto feedback positivi sui loro operati.


Eventuali errori o sbagli commessi dal fornitore ricadranno direttamente sul lavoro svolto dal dropshipper, poiché è sempre lui ad interfacciarsi con il cliente, pertanto è importantissimo riuscire a mantenere un’ottima reputazione sul mercato per non compromettere le vendite future. 
Ti consigliamo quindi di optare per un fornitore con una discreta politica di reso, una corretta gestione delle notifiche via mail per tracciare l’ordine e sopratutto che accetti un’ampia gamma di metodi di pagamento tali da favorire gli acquisti.

Un’ottima soluzione potrebbe essere quella di provare ad effettuare un acquisto in modo da valutare minuziosamente come viene effettuata la spedizione, l’imballaggio, la confezione e la tracciabiità dei prodotti del fornitore.


Dove trovare online la lista dei fornitori


Immagina di selezionare un fornitore come quando scegli un prodotto da comprare online: anche in questo caso il web ti viene in aiuto e cercando nell’ambito di tuo interesse, puoi andare a leggere feedback, recensioni e opinioni circa ciascun grossista di settore.

Cercare su Google non è sempre così facile, perché molto spesso puoi incappare in aziende di dropshipper poco serie o non esistenti: per questo motivo la nostra prima scelta ricade su WorldWide Brands, una piattaforma che ti offre la possibilità di vagliare tra tantissimi produttori tutti certificati. Tramite i dati che tu imposterai nella ricerca riuscirai a metterti in contatto con i produttori del tuo settore di interesse ed iniziare con loro un rapporto di lavoro.

Ecco di seguito altri servizi interessanti per lanciare il tuo progetto di vendita in Italia con il metodo del dropshipping:

  • Bazarissimo, focalizzato su prodotti per l’abbigliamento, tecnologia ma anche su prodotti per animali;
  • DropShip4u, specializzato in articoli da feste e articoli per impreziosire i tuoi regali;
  • EdLux, fornitore di prodotti per l’illuminazione anche di nuova generazione a led;
  • My Shop Casa, si occupa di articoli di biancheria per la casa;
  • Mondo Ink, specializzato in prodotti per le stampanti e le stampe da casa e per ufficio, quindi cartucce, toner, ecc.;
  • 12print, si occupa di stampare foto, fotolibri e calendari personalizzati.


AliExpress




AliExpress rappresenta una delle risorse migliori e più conosciute in rete per avviare un’attività di dropshipping e ti permetterà di trovare rapidamente il fornitore ideale per te dato l’ampio bacino da cui attinge. Infatti potrai trovare i fornitori operativi da almeno qualche anno, veloci nelle consegne o con molti feedback positivi.


Oberlo


Senza dubbi, se hai interesse nell’avviare un’attività di questo genere, puoi fare affidamento ad Oberlo, disponibile nell'App Store di Shopify. Consiste in un’applicazione che ti permette di impostare sistematicamente i prodotti che intendi vendere in dropshipping sul tuo shop online. Ma il vero vantaggio è dato dalla sua versione gratuita che ti permetterà anche di confrontare la concorrenza per proporre prodotti esclusivi. Sarete in grado di monitorare la consegna dei prodotti, gestire gli ordini e aggiornare gli inventari con i prezzi, il tutto in modo automatico. 
 

La disciplina fiscale italiana per il dropshipping

Tutte le attività commerciali, in Italia, sono tutelata e regolamentate da norme giuridiche, lo stesso vale per il dropshipping, poiché anche in questo caso ci troviamo difronte un’attività in cui sono previsti investimenti, costi amministrativi e fiscali.
Se sei interessato a proseguire con questo modello di business dovrai adempiere a tali obblighi:

  • Avviare una partita IVA facendo riferimento al codice Ateco 47.91.10 ossia: ”Commercio al dettaglio di prodotti via internet”;
  • Essere iscritto al Registro delle Imprese del tuo capoluogo di provincia e alla gestione INPS dei commercianti;
  • Presentare la relativa certificazione di inizio attività presso lo Sportello Unico Attività Produttive (S.U.A.P.) nel comune dove avrà sede legale la tua attività;
  • Scegliere, con il tuo commercialista, il regime fiscale da applicare.


Come contabilizzare le fatture


Per quanto riguarda la gestione contabile, le modalità di registrazione delle fatture avvengono nello stesso iter previsto per un generico shop online. Ossia, il fornitore, emetterà una fattura per i prodotti venduti al dropshipper, così che lui possa registrarli a sua volta nella sua contabilità.
Se decidi di intraprendere relazioni con fornitori di paesi diversi o spedire i prodotti ad un cliente fuori dalla nazione, allora, suddette operazioni verranno classificate come “operazioni triangolari Iva”. Questo accade perché ci troviamo in regimi finanziari diversi tra di loro e bisogna imputare correttamente le imposte nel territorio di riferimento. 

Per cui, se ti trovi nell’ipotesi in cui stai vendendo un prodotto di un fornitore americano ad un cliente che risiede in Francia, dovrai emettere una fattura al soggetto francese, il quale sarà tenuto ad imputare l’iva per aver importato la merce e tu, come dropshipper, riceverai la fattura da registrare in contabilità dal tuo fornitore americano.

In conclusione


Per avviare un’attività online di dropshipping in Italia è necessario documentarsi prima per analizzare il settore d’interesse ed infine provvedere ad adempiere agli obblighi di legge sopra citati. Sicuramente è un business che può aiutarti ad avviare un’attività senza coinvolgere, da subito, ingenti somme di denaro. Potrebbe anche risultare un’ottima alternativa per testare il lancio di nuovi prodotti e capire se possono incontrare il gusto degli utenti online, senza rischi eccessivi.


Vuoi conoscere altri aspetti del dropshipping? Contattaci!

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